Confini e nemici. Immaginario e frame delle migrazioni nel discorso pubblico italiano

Ho pubblicato, con Marco Bruno, sulla rivista scientifica H-ermes. Journal of Communication l’articolo Confini e nemici. Immaginario e frame delle migrazioni nel discorso pubblico italiano (H-ERMES, ISSN 2284-0753: 19 (2021), pp. 181-206, DOI: 10.1285/i22840753n19p181). l’articolo è un nuovo passo nella sistematizzazione dei frame e delle definizioni pubbliche prevalenti del “problema immigrazione”.

Sommario

La pluriennale esperienza di ricerca italiana e la letteratura internazionale mostrano una rappresentazione dei fenomeni migratori articolata intorno ad alcune interpretazioni consolidate, un repertorio di immagini ricorrenti e rappresentazioni. In questo contributo si concentrerà l’attenzione su tre definizioni pubbliche prevalenti dell’immigrazione aggiungendo a queste rappresentazioni un aspetto fondamentale per comprenderne forza ed efficacia. Nel ricostruire le definizioni della situazione, infatti, si tenteranno di unire le formule metaforiche usate per dare riconoscimento e spiegazione dei significati e l’insieme di riferimenti simbolici che permettono di collegare tali spiegazioni a narrazioni, mitologie e immagini radicati nella nostra cultura e nell’immaginario collettivo italiano. Seguendo l’esempio del lavoro di Gamson, insieme alla definizione vengono presentati alcuni esempi di vignette satiriche e meme esemplificativi del modo di affrontare il tema, ma soprattutto della forza del framing nel permettere una rappresentazione sintetica e visuale di una narrazione più ampia e complessa che può però essere facilmente richiamata ed esposta in pochi tratti e immagini. L’analisi dell’immaginario risulta fondamentale per comprendere come ogni frame possa funzionare, costruire rappresentazioni al tempo stesso concrete e ricche, verosimili e piene di rimandi a simboli, miti, “risonanze culturali”. In tal modo il frame si costruisce come senso comune costruendo una comunicazione efficace e, quasi letteralmente, egemone.

Abstract (inglese)

Over the years many researches have investigated the public debate on migration phenomenon providing a restricted panorama drawn by some consolidated frames, a repertoire of recurring argument, images and iconic representations. This contribution will focus attention on three prevailing public definitions of immigration, adding to these representations a fundamental aspect for understanding its strength and effectiveness. In reconstructing the definitions of the situation, in fact, we will combine the metaphorical formulas used to give recognition and explanation of meanings with the set of symbolic references that allow us to connect these explanations to narratives, mythologies and images rooted in our culture and in the Italian collective imagination. Following the example of Gamson’s work, together with the definition are presented some examples of satirical cartoons and memes exemplifying the way of dealing with the theme and, above all, the strength of the framing to allow a synthetic and visual representation of a wider and more complex narrative that can however, be easily recalled and exposed in a few strokes and images. The analysis of the imaginary is essential to understand how each frame can work, to build representations that are both concrete and rich, plausible and full of references to symbols, myths, “cultural resonances”. In this way the frame is built as common sense by building an effective and, almost literally, hegemonic communication.

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