Frame e rappresentazioni mediali nel discorso pubblico sulle migrazioni

Sono intervenuto, insieme a Marco Bruno, al convegno “WHAT’S NEXT? La sociologia dei processi culturali e comunicativi oggi e domani” organizzato dalla Società Scientifica Italiana Sociologia, Cultura, Comunicazione (SISCC, Panel 2 / Comunicazione e Media) con un intervento dal titolo Frame e rappresentazioni mediali nel discorso pubblico sulle migrazioni. Evidenze empiriche e metodi di analisi dei frame (Bologna, 28-29 Giugno 2018, Alma Mater Studiorum Università di Bologna).

Abstract in italiano

I media giocano un ruolo centrale nel processo di costruzione simbolica e sociale della realtà; l’informazione definisce i contorni degli spazi definendo le identità, chi è dentro, le appartenenze, chi è l’altro, nonché le dimensioni esplicative e le attribuzioni di responsabilità che preludono alla formazione delle politiche pubbliche, cosa succede e cosa bisognerebbe fare (Iyengar 1991; Altheide 2002).
Nella ormai pluridecennale esperienza dell’Italia e degli altri paesi avanzati questo ruolo è particolarmente evidente nella rappresentazione dei fenomeni migratori. Le ricerche che negli anni hanno indagato la capacità o (più spesso) l’incapacità del giornalismo di leggere la complessità del fenomeno tanto complesso, restituiscono un panorama disegnato da alcuni frame consolidati, un repertorio di immagini ricorrenti, rappresentazioni iconiche dello straniero, del “male”, del “nemico” e del “diverso” (Binotto, Martino 2004; Maneri 2011; Bruno 2008; Binotto, Bruno, Lai, 2016; Carta di Roma 2014; Musarò, Parmiggiani 2014; Bond, Bonsaver, Faloppa 2015). A fronte della variabilità di situazioni, eventi, cornici politico-istituzionali, questo orizzonte di rappresentazioni mediali conserva una notevole coerenza nella costruzione di uno spazio del discorso pubblico che, da un lato, rigenera appartenenze nazionali e comunitarie e, dall’altro, legittima politiche di esclusione (Bruno 2016; Dal Lago 1999).
Il contributo esplora i contorni di questo orizzonte culturale attraverso dati e case histories provenienti dai percorsi empirici realizzati in un arco di tempo pluriennale dal team di ricerca cui appartengono i proponenti (Binotto, Bruno, Lai 2016; Bruno 2016b; Binotto, Bruno 2018) e dalla recente letteratura internazionale sul tema. Tra le principali conclusioni, emerge l’identificazione e analisi di tre frame prevalenti – “sicurezza”, “crisi”, “pietismo” – in cui gli apparati iconici, linguistici e metaforici sembrano definire le chiavi interpretative prevalenti nella rappresentazione giornalistica del fenomeno migratorio.
In particolare – accanto a un più generale riferimento alle acquisizioni della prospettiva di analisi dei social problems (Cohen, Young 1981; Gusfield 1967; Hall et al. 1978) – si privilegia un approccio teorico-empirico di frame analysis (Entman 1993; Reese, Gandy, Grant 2003; Cacciatore, Scheufele, Iyengar 2016; Bruno 2014), volto contemporaneamente a indagare, oltre che i principali frame rappresentativi del fenomeno migratorio nello scenario mediale italiano, anche i problemi di concettualizzazione e di operazionalizzazione del frame nei contenuti giornalistici (Scheufele, Iyengar 2014; D’Angelo, Kuypers 2010; de Vreese 2005): il riferimento ai frame della rappresentazione mediale, infatti, si è fatto molto pervasivo negli ultimi anni, producendo una gran quantità di studi, non tutti necessariamente ancorati a una solida definizione concettuale e a corrispondenti percorsi empirici che valorizzassero appieno tale prospettiva. Nel contributo si presenteranno esempi di operazionalizzazione del frame nell’analisi dei contenuti mediali italiani sull’immigrazione, i quali evidenziano le dinamiche di costruzione e rappresentazione del tema dell’alterità e delle migrazioni attraverso scelte linguistico-discorsive, dimensione iconica e riferimenti a costruzioni rappresentative in rapporto circolare con i dispositivi discorsivi del campo politico-istituzionale.

Abstract in inglese

Media play a central role in the process of symbolic and social construction of reality; the news trace the outlines of the spaces defining the identities – who is in, the belonging, who is the other, as well as the explanatory dimensions and the attributions of responsibility that prelude the formation of public policies – what happens and what should be done (Iyengar 1991; Altheide 2002).
In the decades-long experience of Italy and other advanced countries, this role is particularly evident in the representation of migratory phenomena. Many researches, over the years, have investigated the ability or (more often) the inability of journalism to read the complexity of this phenomenon, providing a panorama drawn by some consolidated frames, a repertoire of recurring images, iconic representations of the foreigner, of the ‘evil’, of the ‘enemy’ and of the ‘different’ (Binotto, Martino 2004; Maneri 2011; Bruno 2008; Binotto, Bruno, Lai, 2016; Carta di Roma 2014; Musarò, Parmiggiani 2014; Bond, Bonsaver, Faloppa 2015). Given the diversification of situations, events, political-institutional frameworks, this landscape maintains consistency in the construction of a discursive space that regenerates national and community membership and legitimate policies of exclusion (Bruno 2016; Dal Lago 1999).
The contribution explores the contours of this cultural horizon through data and case histories from empirical paths and the international literature on the subject. Among the main conclusions, it emerges the identification and analysis of three prevalent frames – ‘security’, ‘crisis’, ‘pietism’ – in which the iconic, linguistic and metaphorical apparatuses seem to define the prevailing interpretative keys in the journalistic representation of the migratory phenomenon.
In particular – alongside a more general reference to the acquisitions of the social problems analysis perspective (Cohen, Young 1981; Gusfield 1967; Hall et al., 1978) – we privilege a theoretical-empirical frame analysis approach (Entman 1993; Reese, Gandy, Grant 2003, Cacciatore, Scheufele, Iyengar 2016, Bruno 2014), aimed at investigating the main representative frames of the migratory phenomenon in the Italian media scenario, as well the problems of conceptualization and operationalization of the frame in journalistic contents (Scheufele, Iyengar 2014; D’Angelo, Kuypers 2010; de Vreese 2005): the reference to the frames of the medial representation, in fact, has become very pervasive in recent years, producing a large number of studies, not all necessarily anchored to a solid conceptual definition and corresponding empirical paths that fully enhance this perspective. The contribution will present examples of the operationalization of the frame in the analysis of Italian media content on immigration, which highlight the dynamics of construction and representation of the theme of otherness and migration through linguistic-discursive choices, iconic dimension and references to representative constructions, in a circular relationship with the discursive devices of the political-institutional field.

 

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Il programma del convegno

 

Principali riferimenti bibliografici / Main bibliographic references

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