Spazi mediali delle migrazioni. Framing e rappresentazioni del confine nell’informazione italiana

Domani presenterò, insieme a Marco Bruno, un intervento nel corso del Workshop internazionale Paesaggio Linguistico della Migrazione. Un percorso tra Lingue, Teorie e Modelli che si terrà il 27 e 28 ottobre 2016 a Roma, presso l’Aula Organi Collegiali del Rettorato della Sapienza Università di Roma.

Questo l’abstract:

I media giocano un ruolo centrale nel processo di costruzione simbolica e sociale della realtà; l’informazione definisce i contorni degli spazi definendo le identità, chi è dentro, le appartenenze, chi è l’altro, nonché le dimensioni esplicative e le attribuzioni di responsabilità che preludono alla formazione delle politiche pubbliche, cosa succede e cosa bisognerebbe fare.
Nella ormai pluridecennale esperienza dell’Italia e degli altri paesi avanzati questo ruolo è particolarmente evidente nella rappresentazione dei fenomeni migratori. Le ricerche che negli anni hanno indagato la capacità o (più spesso) l’incapacità del giornalismo di leggere la complessità del fenomeno, restituisce un panorama disegnato da alcuni frame consolidati, un repertorio di immagini ricorrenti, rappresentazioni iconiche dello straniero, del “male”, del “nemico” e del “diverso”. A fronte della variabilità di situazioni, eventi, cornici politico-istituzionali, questo paesaggio mantiene coerenza nella costruzione di uno spazio del discorso che da un lato rigenera appartenenze nazionali e comunitarie e, dall’altro, legittima politiche di esclusione. Il contributo esplora i contorni di questo orizzonte culturale attraverso dati e
case histories provenienti dai percorsi empirici realizzati dall’équipe di ricerca cui appartengono i proponenti e dalla letteratura internazionale sul tema.

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