Miliardari o antirazzisti?

La campagna ‪#‎MaiConSalvini‬, le contestazioni agli appuntamenti del tour elettorale di Matteo Salvini, sono stati efficaci, hanno funzionato. Ma forse, visti i risultati delle elezioni, lo hanno anche favorito. Esistevano altri modi di contrastare il leader della Lega e il suo razzismo? C’è bisogno di esempi, proposte, idee nuove. Nelle campagne elettorali Usa del 2000 e del 2004, ad esempio, alcuni gruppi decidono di non utilizzare i metodi di sempre (manifestazioni, presidi, blocchi, invettive…). Decidono di mostrarsi a se stessi e agli altri in modo diverso; usare l’ironia, il paradosso. Immaginate allora una manifestazione pubblica in cui un gruppo di super-ricchi, dei Paperon de’ Paperoni alla Monopoli, donne vestite in abito da sera e uomini con tanto di frac e tube nere, limousine e coppe di champagne, proclamare il loro appoggio al candidato presidente: sono The Billionaires for Bush, i “Miliardari per Bush”… I loro slogan? “Non lasciamo nessun miliardario indietro”, “Guerra di classe: finiamo quello che abbiamo cominciato”, “Anche le Corporations sono persone” …. La campagna ebbe un bel successo

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