La base nel Kebab

Quando si tratta di stranieri, di criminali e di clandestini può accadere di tutto.

Il TG1 (h20:00) del 30 Dicembre 2011 compariva un servizio dedicato all’operazione delle forze dell’ordine per “sgominare una organizzazione di tunisini che trasportava clandestini da Lampedusa in Francia”.

Ma è nel corso del servizio che viene rilevato il fatto più sconvolgente. “Cavalcando l’emergenza” tre fratelli trasportavano con il loro automezzo migliaia di magrebini. Evidentemente il mezzo utilizzato non era sufficiente, infatti il giornalista ci rivela la realtà. Evidentemente per meglio nascondere i fuggitivi il modo migliore era di celarli all’interno del celebre prodotto culinario arabo:

la base era questo kebab in pieno centro a Parma che è stato posto sotto sequestro” (28′ 25”)

E’ per questo che questi fenomeni sono così temibili. Oltre a confonderci con nomi e sapori oscuri utilizzano tecnologie a noi ignote. Per fortuna la saggezza con cui l’informazione ci riferisce di questi rischi, oltre a denotare professionalità e attenzione al dettaglio, ci rivela la differenza che può astutamente celarsi nella nostra mancata conoscenza delle usanze forestiere. Lo spazio infinitesimale tra un negozio e un panino.

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